Come tutelarsi per il bonus 110? tutto sulla tutela legale per il general contractor
Il General Contractor gestisce l’intero iter del Superbonus 110%, assumendosi obblighi e responsabilità contrattuali. Non tutte le spese sono agevolabili e numerosi sono i rischi legali e fiscali. Una polizza di tutela legale può offrire un supporto fondamentale contro errori, vizi di forma e contenziosi derivanti dalla complessità della procedura.
General Contractor, cos'è?
In un nostro precedente articolo, abbiamo parlato della figura del GC, il General Contractor, in relazione alla procedura del bonus 110: abbiamo detto che si tratta di una sorta di mandatario appaltatore principale cui il committente delega il complesso delle attività edili di efficientamento energetico progettate sull’immobile per fruire delle agevolazioni fiscali connesse agli incentivi di efficientamento energetico previsti dal governo.
In qualità di unico referente nei confronti del committente dei lavori, il General Contractor si impegna a realizzare l’intervento oggetto dell’incarico in tutti i suoi aspetti essendo dotato delle competenze necessarie per garantire l’obbligazione di risultato ossia il corretto completamento dell’opera commissionata.
General Contractor come tutelarsi?
Ecco quali sono i principali rischi o “intoppi” della procedura di ingaggio del General Contractor:
- non tutte le spese sono agevolabili, ma solo quelle che presentano un’immediata correlazione con gli interventi che danno diritto alla detrazione;
- tra le spese agevolabili, rientrano i costi che l'impresa, in qualità di General Contractor, fatturerà per la realizzazione di interventi specifici oggetto di agevolazione, inclusi quelli relativi ai servizi professionali necessari per lo svolgimento dei lavori e per l’effettuazione delle pratiche amministrative e fiscali inerenti all’agevolazione (visto di conformità e asseverazioni);
- tra le spese non agevolabili, rientrano i compensi specificatamente riconosciuti all'amministratore condominiale per lo svolgimento degli adempimenti dei condomini connessi all'esecuzione dei lavori e all'accesso all’ecobonus 110%; tra le spese non agevolabili, rientra anche il compenso corrisposto al Contraente Generale per l’attività di “mero coordinamento” da egli svolta; trattandosi di costi non direttamente imputabili alla realizzazione dell'intervento, tali corrispettivi sono esclusi dall’agevolazione.
Come tutelarsi superbonus 110: rischi come General Contractor
Diversi profili di responsabilità contrattuale si snodano e si articolano tra gli attori principali della procedura superbonus 110: il committente, l’amministratore condominiale, il General Contractor, i molteplici subappaltatori preposti all’esecuzione dei lavori e i fornitori delle materie prime del cantiere edile.
Il committente − che intende presentare domanda per beneficiare dell’ecobonus 110% − affida l’appalto al General Contractor. Quest’ultimo, a sua volta, gestisce l’iter burocratico incaricando e pagando direttamente i professionisti e le imprese subappaltate. Al termine dei lavori, il General Contractor emette un’unica fattura al cliente committente che, di fatto, non effettua nessun pagamento perché viene applicato lo sconto in fattura (o la cessione del credito).
Ancora. Un ulteriore ambito di responsabilità attiene ai rapporti con l’Enea e con l’Agenzia delle Entrate per quanto dichiarato e trasmesso (APE, asseverazioni tecniche, dati catastali, condoni edilizi, ecc.). L’Enea effettua controlli, anche a campione, su tali attestazioni, nonché su tutte le altre agevolazioni spettanti con procedure e modalità disciplinate con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. La non veridicità dell’attestazione rilasciata all’Enea comporta la decadenza dal beneficio, ferma restando l’eventuale responsabilità del professionista nei confronti del committente delle opere effettuate.
Tutela legale superbonus e General Contractor
La polizza di tutela legale rappresenta una valida risposta nei confronti dei rischi connessi alla procedura bonus 110% sia per quanto riguarda gli aspetti contrattuali, sia per quanto riguarda quelli extracontrattuali o la responsabilità penale nonché gli aspetti fiscali e amministrativi (se coperti dalla singola polizza di tutela legale: verificare sempre le condizioni di assicurazione). Professionisti, progettisti, amministratori condominiali, ma anche l’impresa edile in qualità di General Contractor e il privato committente proprietario dell’abitazione unifamiliare ovvero dell’alloggio condominiale possono trovare nella copertura assicurativa di tutela legale il supporto giuridico e l’assistenza legale in caso di contestazioni, ritardi nell’adempimento delle pratiche, nell’esecuzione dei lavori, vizi, infortuni sul cantiere, danni cagionati a terzi o altre anomalie conseguenti all’attuazione del bonus 110%.
Superbonus 110 chi paga in caso di errori
General Contractor e tutela legale: chi paga in caso di errori? Per rispondere a questo interrogativo, occorre preliminarmente verificare in quale fase o livello della procedura si è verificato l’errore che impedisce l’esecuzione dell’opera. Le norme che disciplinano le singole responsabilità degli attori coinvolti nella procedura 110% sono le norme civilistiche ordinarie cui si aggiungono quelle specificamente previste dalla normativa speciale in tema di efficientamento energetico e di agevolazioni fiscali. Resta ferma l’azione di regresso nei confronti del soggetto responsabile del danno: ad esempio, il proprietario che può agire nei confronti dell’amministratore che non ha indetto l’assemblea condominiale; il committente che è stato sanzionato dall’Enea e che può rivalersi nei confronti dell’asseveratore autore della perizia infedele, ecc.